Pineto
Dalle colline di Mutignano alla Pineta storica che corre lungo la costa
Nel nome, la sua storia. Pineto deve infatti la sua denominazione alla Pineta storica litoranea voluta da Luigi Corrado Filiani, che nel 1926 fece piantare gli alberi nel territorio di Villa Filiani, allora frazione di Mutignano, per ripopolare l’antica selva.

Filiani ne avrebbe anche modificato il nome in Pineto, ispirato dalla poesia di d’Annunzio “La pioggia nel Pineto”. Con le sue piante, che costeggiano il lungomare, crea un microclima ideale per gli sport all’aperto – meritatissime la Bandiera Blu, la Bandiera Verde e la Bandiera Gialla ottenute.

Villa Filiani, che si trova nel centro di Pineto e ne ha costituito il primo nucleo, era la residenza di villeggiatura della famiglia Filiani, costruita nel 1844; oggi ospita il Centro Etnomusicologico d’Abruzzo, punto di riferimento per la conservazione e promozione della musica di tradizione orale abruzzese.

Nella vostra passeggiata, tappa immancabile sarà la Torre del Cerrano che si erge sulla costa, raggiungibile anche dalla pista ciclabile. Edificata dagli spagnoli nel XVI secolo come avamposto di difesa e ristrutturata negli anni ‘90, è sede dell’Area marina protetta del Cerrano e ospita il Museo del Mare che riproduce il percorso dal fondale all’emersione dal mare, passando per la Sala delle Conchiglie, delle Biodiversità e dei Delfini.

La spiaggia antistante è caratterizzata da un’area dunale, finalizzata a tutelare l’uccello fratino e la flora mediterranea, come il giglio di mare e il verbasco del Gargano. In acqua, invece, riconoscerete le antiche strutture sommerse appartenenti al porto romano della città di Hadria

Tra le unicità naturali di Pineto è anche il “Cenerone”, piccolo vulcano di fango inserito tra i geositi della Regione Abruzzo, creato dalla risalita spontanea in superficie di idrocarburi, argille, fango liquido e acqua salata che si accumulano formando un’emergenza conica interna al cratere. 

Dalla costa, ora salite pochi chilometri verso Mutignano, Borgo Autentico d’Italia, che rappresenta le radici storiche di Pineto, per una piacevole camminata tra i vicoli circondati dai calanchi, risultato del lavoro dell’acqua sulle rocce argillose. Una volta nel centro storico, prendetevi una pausa nel Parco Castellaro che, fra alberi antichi, sentieri e belvedere, costituisce un luogo di ritrovo accogliendo anche numerose manifestazioni culturali.

Qui fermatevi a visitare la Chiesa di San Silvestro Papa: di origini romaniche, è realizzata in laterizio, con il campanile a cuspide ottagonale al centro della facciata, restaurata nel 1350. L’interno a navata unica ha cappelle laterali e soffitto a capriate lignee. 

Prima di salutare questi luoghi, approfittate per assaporare il brodetto alla pinetese, piatto semplice ma antico, preparato con il pescato fresco – sogliole, triglie, scampi, mazzoline, oltre a calamari, cozze e vongole – olio evo, peperone rosso, alloro e pomodoro fresco a pezzettoni, l’ingrediente che distingue questo dagli altri brodetti della costa. 

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