Bellante
Dove lo sguardo si perde verso l’infinito
Verde come le colline teramane, azzurro come l’Adriatico, bianco come le cime innevate del Gran Sasso d’Italia in inverno: Bellante dalla sua altezza vi offre i colori vivi di un panorama che è un capolavoro! 

Il borgo vi accoglie con il suo ricco passato, come testimoniano le tracce della grande storia che ha segnato Bellante quando era feudo degli Acquaviva, e il suo bagaglio artistico e culturale.

Una volta attraversate l’antica porta di accesso e le mura fortificate, i vicoletti del centro vi accompagnano tra edifici storici, come Palazzo Tattoni, fino alla Chiesa di Santa Croce, con il suo campanile e il portale rinascimentale, e alla Chiesa di Santa Maria dove, oltre alla facciata in cotto e al portale cinquecentesco, meritano le opere conservate all’interno: il dipinto sull’epifania dell’ascolano Nicola Monti, del 1793 e riferibile alla scuola di Paolo Veronese, e la croce processionale in argento attribuita a Nicola da Guardiagrele.

Si fa notare la torre civica con la sua banderuola con le iniziali dei punti cardinali, il simbolo della croce e lo stemma del paese con l’iscrizione “Universitas Bellanti”.

È d’obbligo, infine, una sosta al Belvedere: rimarrete incantati dalla vista sulla vallata, sulla  Montagna dei fiori, sul borgo di Sant’Omero, arrivando con lo sguardo al mare e al Monte dell’ascensione nell’Ascolano.

Non lasciate il territorio di Bellante senza aver visitato la frazione di Ripattoni: qui meritano la possente torre a base quadrangolare e basamento a scarpa, conservata nella parte incastellata del paese, e il torrione rotondo in pietra, che faceva parte delle antiche fortificazioni. Poco fuori il borgo, fermatevi nella Chiesa di Santa Maria in Herulis, di origine medievale anche se rimaneggiata nei secoli: conserva numerosi affreschi quattrocenteschi, un campanile a vela per due campane e un piccolo porticato con archi a tutto sesto che precede l’ingresso.

Molto interessante, poi, la Casa Museo TO KE, dal nome dell’artista che qui abita e produce le sue opere: posta vicino alla parte ovest del castello, è nota anche come Casa dei Mosaici, perchè rivestita appunto dai mosaici tagliati a mano dall’artista, rendendolo un luogo davvero unico. All’interno le sue collezioni di acquerelli, dipinti, statue e altri mosaici. 

Palazzo Saliceti, infine, a luglio ospita un evento imperdibile: il RipattoniArte, festival per scoprire le meraviglie artistiche in un percorso tra arti visive, digitale, cultura letteraria, musicale ed enogastronomia. Occasione ideale per visitare il borgo e le sue bellezze.

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