La Chiesa, eretta nel 1331, prima di diventare punto focale della vita del paese, fu la cappella privata della famiglia d’Acquaviva, che aveva il controllo del territorio sotto i D’Angiò durante il pontificato di Giovanni XXII.
Imponente verso il cielo, la Chiesa è caratterizzata da una facciata seicentesca mistilinea con portale incorniciato in pietra, sovrastato da timpano e lunetta. Nel 1933 fu realizzato un secondo ingresso, sul lato destro, incorniciato anch’esso in pietra e sovrastato da una lunetta. Ai suoi lati figurano quattro monofore, due a tutto sesto e due con arco ribassato.
Di particolare rilevanza sono i due campanili sulla parete posteriore, quello principale e quello più piccolo, entrambi a vela con due campane ciascuno.
Entrando nella Chiesa, il primo dettaglio che catturerà la vostra attenzione è sicuramente l’organo posto nella cantoria proprio al di sopra dell’ingresso principale, opera realizzata nel 1758 dal celebre organaro di origine marchigiana Adriano Fedri.
Al proprio interno, la Chiesa custodisce nella navata sinistra due preziosi altari barocchi dipinti e dorati risalenti al 1600 e un altare in pietra datato 1560. Alla fine della navata è presente una cappella caratterizzata da un altare in travertino. La navata centrale, invece, termina in una cappella contraddistinta da una copertura con volte a crociera nel punto in cui è collocato l’altare maggiore.
Indirizzo
Piazza Duca Abruzzi, Morro d’Oro (TE)
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